
Settembre è stato il mese dei nuovi inizi. E il mese che ha ospitato Farete. Dove il tempo è fuggente. Perché luogo di incontro in un’altra dimensione: la dimensione umana dell’industria emiliana. La stessa industria che si è sporcata le mani in un tempo passato. E che oggi rappresenta il cuore manifatturiero d’Europa. Ed è al cuore che punta Farete con la sua comunicazione convergente. Un po’ analogica, un po’ digitale. Due strade costruite per andare verso uno stesso punto.
Per GTI è stata la prima volta a Farete.
Ricordiamo ogni dettaglio di questa esperienza. L’idea d’origine, il suo sviluppo, la sua trasformazione. La trasformazione di 12 metri quadrati
in uno spazio interattivo a immagine e somiglianza di un’azienda reale.
Un lavoro fatto in squadra con le aziende Sintesi, StarLeaf e Oversense. Quattro aziende per mettere in scena la tecnologia e darle un’anima.
C’erano il produttore, il regista, lo scenografo, il montatore. Gli addetti ai lavori della scena, che hanno dato valore al soggetto di narrazione: la persona in azienda, protagonista del nostro spazio tecnologico a Farete. Molte persone si sono incuriosite, rapite dal senso della vista con lavagne tattili, luci e altri oggetti dall’origine quasi spaziale. Ma chi ha colpito di più è stato il tatto. Il più pratico tra i sensi.
La demo è stata creata per la persona che vive l’azienda: il dipendente, il cliente, il fornitore. Ognuno di loro vive un percorso diverso, che parte dall’ingresso in azienda e prosegue tra le pareti dei reparti. A volte finisce nel punto di raccolta di emergenza.
L’ingresso in azienda.
Il sistema per la gestione dei visitatori e dei dipendenti.
Il percorso tecnologico iniziava all’ingresso in azienda con il computer per la registrazione dei visitatori. Subito dopo la porta di ingresso ecco uno schermo luminoso. La registrazione è autonoma. Inserisci nome, cognome, ragione sociale. Poi leggi l’informativa privacy e decidi se dare il consenso al trattamento dei tuoi dati oppure no.
Concludi la registrazione e il computer crea per te il badge elettronico per accedere agli ambienti aziendali.
Il tempo di fare scendere il badge dagli ingranaggi del totem ed ecco che arriva un’e-mail alla persona con cui hai appuntamento, per informarlo che sei arrivato.
La sala riunioni.
La video collaborazione cloud.
Prosegue il percorso e si arriva alla sala riunioni. Appesa alla parete c’è la lavagna interattiva Smart e sul tavolo c’è il software di video collaborazione cloud StarLeaf.
In questo spazio puoi toccare la lavagna e usarla come un foglio bianco. Muovi le dita per scorrere le pagine, aprire e chiudere i documenti. I polpastrelli scivolano sullo schermo tattile per disegnare tabelle e grafici, dare forma a parole, cancellare appunti. Puoi salvare tutto nella cartella di rete e condividere il lavoro fatto sulla lavagna con le persone che lavorano a distanza di molti chilometri da noi.
Il software è compatibile con Skype for Business con le webRTC: può chiamare, videochiamare, creare meeting room.
Il salone espositivo.
La realtà immersiva.
Il salone espositivo è all’interno della sala riunioni. Non si tratta di uno spazio fisico, ma di un oggetto. La maschera Oversense.
La prendi in mano, la indossi e ti immergi nella realtà virtuale. In questo spazio teletrasporti i prodotti, incontri clienti da tutto il mondo e dialoghi con i loro avatar. Puoi organizzare riunioni per visionare video, foto, relazioni e specifiche tecniche dei prodotti. Senza muoverti di un millimetro dalla tua azienda.
Il reparto della logistica.
Il sistema informatizzato per la gestione delle chiavi.
Dalla sala riunioni arrivi al reparto della logistica.
Posizionata vicino al muro c’è Teka. Al suo interno tante chiavi, tutte bloccate. Così avvicini il badge al lettore. Il sistema conosce le persone associate alle chiavi. E comunica con la luce associata alla chiave. La luce può essere di tre colori. Verde, la chiave è abilitata. Rosso, la chiave è in ritardo. Giallo, la chiave è prenotata. Se l’identificazione è di colore verde, Teka sblocca la chiave e sei autorizzato al ritiro e all’uso dell’automezzo.
L’uscita dall’azienda.
Il tornello per il controllo degli accessi.
Il percorso sta per finire. Hai preso le chiavi dell’automezzo, vai verso il portone d’uscita. Ma prima di uscire, trovi il tornello per il controllo degli accessi. Passi il badge sopra al lettore. La luce verde fa scattare gli ingranaggi motorizzati dell’asta del tornello. Passi oltre e sei pronto per ritirare l’automezzo.
L’uscita dall’azienda in caso di emergenza.
Il percorso tecnologico finiva nell’autorimessa aziendale, dove stai per ritirare l’automezzo. Ma ti distrai, un suono fortissimo ti attraversa il canale uditivo e arriva dritto ai tuoi timpani. È la sirena di allarme d’evacuazione. Pensi a cosa devi fare. Così ti incammini per raggiungere il punto di raccolta di emergenza. Lo raggiungi e vai in direzione del lettore per la gestione delle presenze. Il lettore è collegato alle centrali di sicurezza dell’azienda. E comunica la tua presenza al responsabile del servizio di protezione e prevenzione dell’azienda. L’evacuazione è riuscita e tu sei salvo da pericoli.
La tecnologia cambia la vita e questo è il nostro modo per dimostrartelo.